Clenbuterolo® Efficacia ed Effetti Anabolizzanti e Collaterali

Clenbuterolo® Efficacia ed Effetti Anabolizzanti e Collaterali

Il clenbuterolo può aumentare a breve termine la gittata cardiaca, la frequenza cardiaca massima e quindi le prestazioni di allenamento negli atleti. Inoltre, aumenta il tasso metabolico basale e si parla di un effetto anabolico sulla crescita muscolare. A causa di questi effetti, può essere utilizzato in modo improprio dagli atleti agonisti a scopo di doping. Per questo motivo è una sostanza vietata dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO). Gli effetti del clenbuterolo sulla riduzione della massa grassa e sull’aumento della massa muscolare derivano perlopiù da studi animali e da Shop testimonianze aneddotiche relative al suo abuso in campo sportivo o pseudosportivo.

I contenuti presentati non sostituiscono il foglietto illustrativo originale del medicinale, in particolare per quanto riguarda il dosaggio e gli effetti dei singoli prodotti. Non possiamo assumere responsabilità per l’accuratezza dei dati, poiché questi sono stati in parte convertiti automaticamente. Ciò è dovuto alla sua somiglianza strutturale con l’adrenalina e la noradrenalina, agonisti naturali di questo recettore. L’attivazione dei recettori β2 da parte del clenbuterolo porta al rilassamento della muscolatura liscia dei polmoni, del tratto gastrointestinale, dell’utero e di vari vasi sanguigni. L’attivazione dei recettori β2 provoca anche la vasodilatazione del muscolo cardiaco. Tutti i farmaci sono decisamente a rischio di causare effetti collaterali, il clenbuterolo non fa eccezione.

  • In tale circostanza il piano terapeutico del paziente e in particolare l’adeguatezza alla terapia anti-infiammatoria deve essere ricontrollata per prevenire il potenziale pericolo per la vita legato al peggiorare del controllo della patologia.
  • La somministrazione concomitante di altri farmaci beta-mimetici, anticolinergici sistemici e di derivati xantinici (teofillina) possono incrementare gli effetti indesiderati.
  • È stato osservato che la somministrazione di clenbuterolo ed altri simpaticomimetici determina l’attivazione a cascata di segnali di tasduzione intracellulare, che portano all’attivazione dei processi che riguardano il sistema cAMP-CREB.
  • Pertanto, non deve essere usato durante l’allattamento o l’allattamento deve essere interrotto.
  • Scarseggiano invece gli studi clinici che possano quantificare questi effetti del clenbuterolo sulla composizione corporea.

La data di scadenza si riferisce all’ultimo giorno di quel mese e al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato. Non usare Monores prima del parto, se non diversamente raccomandato dal Medico. Un uso eccessivo o un uso non corretto di Monores, al di fuori delle indicazioni terapeutiche (per es. migliorare la propria prestanza fisica) può portare a complicazioni anche gravi e pericolose per la vita. Pertanto, non deve essere usato durante l’allattamento o l’allattamento deve essere interrotto. Il clenbuterolo è autorizzato in Germania e Austria, ma non negli Stati Uniti. Tale rischio diviene concreto soprattutto quando si consuma il fegato dell’animale, sebbene casi di intossicazione in Italia e Spagna siano stati registrati anche per il consumo di carne di manzo.

Nel bodybulilding, il clenbuterolo viene tipicamente utilizzato nei periodi finalizzati al dimagrimento e alla definizione muscolare, ma anche al termine di cicli di steroidi anabolizzanti per favorire il mantenimento dei guadagni muscolari. In determinate discipline sportive, che richiedono alti livelli di attenzione e concentrazione, potrebbero inoltre risultare rilevanti anche i suoi effetti stimolanti sul sistema nervoso centrale. A livello muscolare, il clenbuterolo aumenta la sintesi proteica e la lipolisi, inibendo la degradazione delle proteine. Ne consegue una riduzione del contenuto di grasso e un aumento (o perlomeno una conservazione) della massa muscolare. Dal punto di vista chimico, il clenbuterolo NON è uno steroide anabolizzante, bensì un membro della famiglia dei β-agonisti. Rappresenta pertanto un derivato dell’adrenalina, che interagisce con i recettori cellulari adrenergici di tipo beta-2.

Quali condizioni di salute possono interagire con questo farmaco?

Farmaci beta-adrenergici, anticolinergici, derivati xantinici (teofillina) e corticosteroidi possono potenziare l’effetto di Monores. In caso di peggioramento dell’ostruzione bronchiale, il ricorrere a beta-agonisti come Monores, aumentando le dosi raccomandate, per un periodo di tempo prolungato, è inappropriato e pericoloso. Cardiomiopatia ostruttiva ipertrofica, tachiaritmia, ipersensibilità al clenbuterolo cloridrato o ad uno qualsiasi degli eccipienti del prodotto. Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce la comparsa di effetti indesiderati.

La eliminazione di Clenbuterolo dal plasma è bifasica nel ratto e nell’uomo e monofasica nel coniglio e nel cane. Clenbuterolo è rapidamente assorbito per via orale e determina, in breve tempo, una broncodilatazione efficace e protratta nei confronti della broncoostruzione variamente indotta. Studi preclinici hanno mostrato che il Clenbuterolo viene escreto nel latte materno. I broncodilatatori anticolinergici possono comunque essere usati in concomitanza con Monores.

MONORES ® è una specialità a base di Clenbuterolo, principio attivo annoverato tra gli agonisti selettivi dei recettori Beta 2 adrenergici. La contestuale azione fluidificante sulle secrezioni muco nasali, rende il muco sensibilmente più fluido, facilitandone così l’eliminazione attraverso la clearance muco ciliare, e migliorando ulteriormente le capacità ventilatorie del paziente. In seguito alla somministrazione di MONORES ®, la quota di Clenbuterolo assorbita viene successivamente eliminata per via renale. Vi è qualche evidenza dai dati post marketing e dalla letteratura pubblicata di rari casi di ischemia miocardica in associazione all’impiego di beta-agonisti.

Trattamento:

Il trattamento consiste nell’interrompere la somministrazione di Monores e instaurare una terapia sintomatica appropriata. L’effetto inibitorio di Monores sulle contrazioni uterine deve essere preso in considerazione in particolare prima del parto. Sebbene le sperimentazioni precliniche non abbiano mostrato effetti teratogeni anche ai più alti dosaggi, si raccomanda di osservare le normali precauzioni relative all’uso di medicinali durante la gravidanza, specialmente durante il primo trimestre.

Dotato pure di effetto secretolitico favorisce la fluidificazione del secreto viscoso e ne facilita così l’espulsione attraverso l’attivazione dell’apparato mucociliare. Spasmo muscolare, lievi tremori a carico dei muscoli scheletrici, normalmente più evidenti alle mani, mialgia. Si raccomanda lo svezzamento del neonato nei casi in cui la terapia con Monores sia indicata. Effetti cardiovascolari possono essere osservati con l’impiego di farmaci simpaticomimetici compreso Monores. L’uso di Monores in concomitanza ad altri broncodilatatori simpaticomimetici deve avvenire sotto attenta supervisione del medico.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *